Calendario incontri 2024/2025

Rassegna Aladura 2024/2025
Le scuole possono prenotare l’incontro del mattino (eccezione fatta per l’incontro del 18.09 organizzato all’interno di pordenonelegge.it) inviando una mail a scuole@aladura.it indicando la classe e il numero dei partecipanti (compresi gli accompagnatori).

L’UNIVERSO NASCOSTO
La nuova astronomia dei raggi cosmici e delle onde gravitazionali
Incontro con Alessandro De Angelis
Mercoledì 18 Settembre 2024 ore 9.30, Teatro Verdi Ridotto (per le scuole)
Mercoledì 18 Settembre 2024 ore 20.30, Sala Confindustria Alto Adriaticoall’interno di pnlegge.

La conoscenza evolve in fretta e in parte inaspettatamente: sta nascendo una nuova astronomia per il nuovo secolo e vengono progettati e costruiti telescopi adatti a studiarla. Questo incontro racconta l’evoluzione dello studio dei raggi cosmici dalla scoperta fino ai giorni nostri, delineando i problemi ancora insoluti e il modo in cui vengono e verranno affrontati, le nuove frontiere e i nuovi campi di indagine. Un viaggio alla scoperta dello spazio e del tempo nel tentativo di cercare nuove strade e scoprire nuove verità.
Alessandro De Angelis è professore di fisica sperimentale a Padova e di astrofisica delle alte energie a Lisbona, è membro degli istituti nazionali di fisica nucleare e di astrofisica. Ha progettato e realizzato alcuni tra gli esperimenti più importanti per lo studio dei raggi cosmici. È autore di diversi saggi, tra cui “Discorsi e dimostrazioni matematiche di Galileo Galilei per il lettore moderno” (Codice, 2021) e “L’universo nascosto. La nuova astronomia dei raggi cosmici e delle onde gravitazionali” (Castelvecchi editore, 2024).

SPECIE ALIENE
Quali sono, perché temerle e come possiamo fermarle
Incontro con Piero Genovesi
Sabato 21 Settembre 2024 ore 15.00, Auditorium della Regione
all’interno di pnlegge

Granchi blu, formiche di fuoco, giacinti d’acqua, alghe killer e tante altre ancora. In un viaggio in giro per il globo, uno dei massimi esperti al mondo ci spiega cosa sono queste famigerate specie aliene, come si insediano nei nuovi territori e come scalzano le specie autoctone. Un racconto che si snoda tra moltissime specie, animali e non, per conoscere i pericoli delle invasioni biologiche e imparare a prevenirle. Al di fuori del loro habitat, alcune specie aliene possono infatti diventare invasive, con effetti molto gravi sugli ecosistemi. E anche su di noi. Con la globalizzazione sono queste ‘invasioni biologiche’ a essere aumentate, fino a diventare una delle principali minacce alla biodiversità, responsabili di un numero impressionante di estinzioni. Quali misure dobbiamo adottare per prevenirle?
Piero Genovesi è responsabile per ISPRA della conservazione della fauna e del monitoraggio della biodiversità. Ha incarichi internazionali presso le università di Stellenbosch in Sud Africa e Concordia di Montreal in Canada. Dal 2018 al 2022 è stato inserito nella lista dei più citati ricercatori del mondo (Highly Cited Researchers). Ha scritto due libri per ragazzi, uno dei quali premiato “Libro per l’Ambiente”, e partecipa a trasmissioni radiofoniche e televisive, tra le quali Splendida Cornice su Rai3.

SPALANCARE GLI OCCHI SUL MONDO
Dieci riflessioni su Leopardi
Incontro con Marco Antonio Bazzocchi
Mercoledì 2 Ottobre 2024 ore 20.30, Auditorium Vendramini
Giovedì 3 Ottobre 2024 ore 9.00 (per le scuole), Auditorium Grigoletti

Come parlare di un autore immenso come Leopardi? Come trasmettere oggi il fascino di un poeta contemporaneo di ogni tempo? Si possono raccontare l’infinito, l’amore per la natura, le donne sognate e negate, il senso del vero e della bellezza, infine quell’unità di pensiero e poesia che lo caratterizza? Dieci lezioni, dieci modi per intrecciare Leopardi con la nostra epoca inquieta e sempre più alla ricerca di un equilibrio difficile tra l’uomo e l’ecosistema. Da queste riflessioni emerge tutta la potenza di un autore sul quale non si possono dire parole definitive, perché suscita continue domande.
Marco Antonio Bazzocchi insegna Letteratura italiana moderna e contemporanea nell’Università di Bologna. Tra i suoi volumi con il Mulino: «Esposizioni. Pasolini, Foucault e l’esercizio della verità» (2017), «Con gli occhi di Artemisia. Roberto Longhi e la cultura italiana» (2021), “Spalancare gli occhi sul mondo. Dieci lezioni su Leopardi” (il Mulino, 2023).

LE CITTA’ DI MARCO POLO
Storia di un mercante e delle sue città
Incontro con Ermanno Orlando
Giovedì 17 Ottobre 2024 ore 20.30, Auditorium Vendramini
Venerdì 18 Ottobre 2024 ore 9.00 (per le scuole), Auditorium Grigoletti

Sono trascorsi 700 anni dalla morte di Marco Polo. Su di lui esiste una letteratura ormai sterminata e le sue straordinarie vicende di viaggio, che spalancarono all’Europa cristiana il lontano e favoloso Oriente, sono state raccontate e ripercorse da numerosi autori. Ermanno Orlando ribalta completamente il punto di vista e ci conduce in un viaggio nelle città che Marco ha via via attraversato. Per una volta il nostro mercante resterà sullo sfondo, lasciando che siano i luoghi a prendersi per intero la scena. Vedremo Venezia – immaginata, vissuta, lasciata e ritrovata – e poi salperemo per Trebisonda, Tabriz, Costantinopoli, San Giovanni d’Acri… E infine ritorneremo nella città continuamente cercata nelle altre e cambiata nello spazio di un viaggio che pareva infinito.
Ermanno Orlando insegna Storia medievale nell’Università per Stranieri di Siena. Con il Mulino ha pubblicato «Migrazioni mediterranee» (2014), «Venezia e il mare nel Medioevo» (2014), «Le repubbliche marinare» (2021), «Medioevo migratorio» (2022), “Le Venezie di Marco Polo” (il Mulino, 2023).

ATTRAVERSANDO L’ANNO
Natura, stagioni, riti
Incontro con Duccio Balestracci
Mercoledì 6 Novembre 2024 ore 20.30, Auditorium Vendramini
Giovedì 7 Novembre 2024 ore 9.00 (per le scuole) Auditorium Grigoletti

Un viaggio nel tempo che si rinnova e si ripete e che costringe l’uomo a seguire la natura quasi fosse la sua ombra. La festa di San Michele, la notte di Ognissanti, ma anche la Candelora, i re e le regine dei boschi nelle feste di San Giovanni, i riti celtici per Imbolc e quelli sciamanici per l’arrivo della primavera. Dall’autunno all’estate i cicli della luce e del buio, della morte e della rigenerazione si susseguono e si trasformano e con essi lo sforzo umano di arginare una natura generosa ma anche misteriosa, capricciosa e che cambia volto da una stagione all’altra. E così ricorrenze pagane e cristiane, ritualità e credenze si sedimentano, si sovrappongono e si contaminano. Duccio Balestracci ci fa percorrere un viaggio alla scoperta del calendario del cielo e della terra e ci conduce al cuore del rapporto con una natura che si avvicina e si allontana, che fa tremare e amare.
Duccio Balestracci è stato professore ordinario di Storia medievale e Civiltà medievali all’Università degli Studi di Siena. Si è occupato di storia delle classi sociali in città e in campagna, degli aspetti della guerra e della festa, di storia della storiografia. Con Laterza ha pubblicato “La battaglia di Montaperti” (2017), “Il Palio di Siena. Una festa italiana” (2019) e “Il Duca. Vita avventurosa e grandi imprese di Federico da Montefeltro” (2022). Con il Mulino “Medioevo e Risorgimento. L’invenzione dell’identità italiana nell’Ottocento” (2015), “Stato d’assedio. Assedianti e assediati dal Medioevo all’età moderna” (2021) e “Attraversando l’anno. Natura, stagioni, riti” (2023).

LA MONTAGNA SACRA
Un’idea di limite
Incontro con Enrico Camanni
Mercoledì 20 Novembre 2024 ore 20.30, Auditorium Vendramini
Giovedì 21 Novembre 2024 ore 9.00 (per le scuole) Auditorium Grigoletti

Le montagne esistono perché noi possiamo scalarle, possiamo camminarci, possiamo sciarci? Ha senso, in un ecosistema così fragile, perseguire un modello di sviluppo fondato sulla crescita, sull’aumento anno dopo anno di turisti e di impianti? Perché altre culture, dall’Himalaya alle Ande, hanno immaginato l’esistenza di montagne sacre, luoghi da cui l’uomo dovesse restare lontano? Che cosa ci insegna questa idea di limite? Se sulle carte geografiche non esistono più spazi bianchi e inesplorati, in montagna non esistono più vette inviolate, in particolare sulle Alpi. Anche la cultura alpinistica, un tempo attenta a definire dei limiti per garantire il proprio futuro, sta accettando una sempre maggiore spettacolarizzazione e una competizione senza più vincoli.
Enrico Camanni, alpinista e giornalista torinese, ha fondato e diretto il mensile “Alp” e la rivista internazionale “L’Alpe”. Collabora con “La Stampa”. Ha scritto libri di storia e letteratura dell’alpinismo. Ha curato i progetti scientifici del Museo delle Alpi al Forte di Bard, del Museo al Forte di Vinadio e del Museo della Montagna di Torino ed è vicepresidente dell’associazione “Dislivelli”. Per Laterza è autore di “Alpi ribelli. Storie di montagna, resistenza e utopia (2016) e “La montagna sacra” (2024).

LA SACRA COPPA
Una storia infinita
Incontro con Polo Gulisano
Mercoledì 4 Dicembre 2024 ore 20.30, Auditorium Vendramini
Giovedì 5 Dicembre 2024 ore 9.00 (per le scuole) Auditorium Grigoletti

Un’affascinante storia d’avventura lunga ottocento anni: è la leggenda del Santo Graal, nata con la letteratura medievale del ciclo di Artù e giunta fino a noi, che possiamo riviverla nella saga dell’impareggiabile Indiana Jones. Paolo Gulisano ricostruisce l’appassionante vicenda seguendo le tracce di questo oggetto di profondo desiderio religioso che più e più volte ha acceso l’immaginazione di scrittori e artisti d’Europa. Ogni epoca ha avuto il suo Graal. In Robert de Boron è il calice dell’Ultima Cena che smaschera i peccatori; in Wolfram von Eschenbach è una pietra magica che anticipa il banchetto del regno dei cieli; il Lohengrin e il Parsifal di Wagner riuscirono persino a ispirare i nazisti avidi di mito inducendoli ad andare a cercare la sacra coppa nei Pirenei. Una storia e un viaggio di ricerca che continua ancora oggi, seminando tracce nella nostra cultura contemporanea.
Paolo Gulisano è medico di professione e scrittore per passione. Ha al proprio attivo più di trenta volumi di saggistica, dedicati prevalentemente ad autori e temi della letteratura fantastica, dai cicli arturiani a Mary Shelley, Herman Melville, Oscar Wilde e ai grandi autori della narrativa dell’immaginario come C.S. Lewis e J.R.R. Tolkien, di cui è considerato uno dei maggiori esperti. Profondo conoscitore del mondo celtico, ha pubblicato libri sulla storia della Scozia e dell’Irlanda.

LO SGUARDO INFINITO
In viaggio con Caspar David Friedrich
Incontro con Stefano Zuffi
Mercoledì 11 Dicembre 2024 ore 20.30, Auditorium Vendramini
Giovedì 12 Dicembre 2024 ore 9.00 (per le scuole) Auditorium Grigoletti

Stefano Zuffi ripercorre l’esperienza umana e artistica di Friedrich, dal rapporto con la moglie Line, molto più giovane e pragmatica di lui, fino alle origini della melanconica nostalgia che emana da ogni suo quadro. Tassello dopo tassello, prende forma un mosaico in cui infinite esistenze si intrecciano a quella di un artista amato da Hitler e disprezzato da Stalin, fonte di ispirazione per il Godot di Samuel Beckett e il Bambi di Walt Disney. Il risultato è una potente esplorazione letteraria di un immaginario visivo che non lascia mai indifferenti, tanto che ogni epoca cerca e trova Caspar David Friedrich – a 250 anni dalla sua nascita – alla sua maniera. E ogni epoca approda sempre a due o più ragioni per amarlo o per odiarlo.
Stefano Zuffi, storico dell’arte, è autore di numerosi volumi di divulgazione culturale legati soprattutto al periodo rinascimentale e barocco. Consulente editoriale per la casa editrice Electa, è stato l’ideatore di alcune collane di divulgazione di successo, come gli Artbook e I dizionari dell’arte. E’ responsabile culturale dell’Associazione Amici di Brera. Con Hoepli ha pubblicato “Il racconto della pittura italiana. Da Giotto a Caravaggio” (2020) e “Il racconto dell’arte italiana. Da Bernini a Canova” (2023).

SERATA MUSICALE
Incontro con Gianni Fassetta. In collaborazione con Fadiesis
Mercoledì 18 Dicembre 2024 ore 20.30, Chiesa Beato Odorico

MIGRAZIONI E NUOVI CONFINI IN EUROPA
Incontro con Antonia Arslan e Rodolfo Casadei
Mercoledì 8 Gennaio 2025 ore 20.30, Auditorium Vendramini
Giovedì 9 Gennaio 2025 ore 9.00 (per le scuole), Teatro Verdi

L’intera storia dell’umanità è storia di migrazioni. Sin dall’antichità interi popoli e singoli individui hanno lasciato i propri luoghi di nascita alla ricerca talvolta pacifica, talvolta violenta di nuove terre, nuove risorse e nuove opportunità. Nel contesto attuale di crisi si fa urgente la costruzione di regole condivise per la gestione dei flussi migratori, come suggerito dal Patto Globale sulle migrazioni promosso dalle Nazioni Unite e approvato nel 2018. Tuttavia come vengono gestite le migrazioni in Europa? Che cosa accade ai migranti e rifugiati che non giungono nei Paesi nei quali erano diretti, ma non muoiono durante il viaggio e neppure fanno rientro nei Paesi di origine? Spesso rimangono intrappolati per tempi indefiniti in Paesi terzi che svolgono le funzioni di “Paesi-contenitori” di rifugiati e che spesso non possono o non vogliono assicurare ai migranti stessi né una effettiva protezione giuridica, né un percorso di integrazione sociale. Come gestire questa situazione tanto complessa? Quali nuovi confini si stanno costruendo in Europa?
Antonia Arslan è scrittrice e saggista italiana di origine armena. E’stata professore di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova. Fondamentali i suoi studi, approfondimenti e contributi sulla storia del popolo armeno e sul genocidio. Del 2004 è il bestseller “La masseria delle allodole” (Rizzoli) tradotto in diverse lingue e portato sullo schermo dai fratelli Taviani.
Fra i suoi libri più recenti ricordiamo “La bellezza sia con te” (Rizzoli, 2018) e “Il destino di Aghavnì” (Ares, 2022).

Rodolfo Casadei è giornalista, inviato di Tempi. Ha lavorato come redattore specializzato sull’Africa al mensile Mondo e Missione. Ha svolto reportage in cinquanta paesi del mondo, soprattutto Africa e Medio Oriente. È stato premiato dall’Unione Cattolica della Stampa Italiana e dall’associazione Una via per Oriana Fallaci. Fra i suoi libri più recenti: “Perseguitati perché cristiani” (Mimep-Docete, 2015); “Grégoire. Quando la fede spezza le catene” (EMI, 2018); “Scritti contrari. Per non annegare nel pensiero liquido” (La Vela, 2018).

I MOSAICI DI CHORA
L’ultimo tesoro di Bisanzio
Incontro con Emanuela Fogliadini
Mercoledì 5 Febbraio 2025 ore 20.30, Auditorium Vendramini
Giovedì 6 Febbraio 2025 ore 9.00 (per le scuole) Auditorium Grigoletti

La chiesa di Chora a Istanbul è un trionfo di mosaici, ori, affreschi luminosi, figure danzanti. Nelle cupole, nelle volte, sulle pareti e nei pennacchi, sfilano molteplici racconti che omaggiano la vita di personaggi straordinari. I mosaici dell’Infanzia della Madre di Dio, dell’Infanzia e del Ministero di Cristo, i ricchi ed articolati affreschi della cappella funeraria si ispirano ai Vangeli apocrifi, canonici e alla Bibbia dei Settanta per proclamare, in immagini, il racconto salvifico cristiano. Con Emanuela Fogliadini scopriremo e approfondiremo la ricchezza racchiusa in queste immagini, per poter assaporare pienamente l’unicità dell’ultimo capolavoro di Bisanzio. La trasformazione nel 2020 del sito in moschea, la conseguente copertura dei mosaici, l’improvvisa chiusura al pubblico, rendono ancora più urgente tenere alta l’attenzione sulla chiesa di Chora, facendo conoscere la sua originale ricchezza artistica riconosciuta patrimonio dell’Unesco e la sua bellezza che incanta da secoli e che siamo chiamati a custodire intatta per le generazioni future.
Emanuela Fogliadini si occupa d’iconografia e teologia bizantina-ortodossa e insegna Teologia ortodossa e Arte e Teologia presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano e di Storia della Teologia dell’Oriente cristiano presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano. Ha fondato, con François Bœspflug e mons. Franco Buzzi, Academy for Christian Art per lo studio dei temi iconografici cristiani delle Tradizioni orientali e occidentali, con un metodo volto a far emergere l’intreccio tra arte, liturgia, teologia. Con l’editore Ancora ha pubblicato “La chiesa di Chora. L’ultimo tesoro di Bisanzio” (2023).

IL LIBRO DI MARMO
Il pavimento del Duomo di Siena
Incontro con Marilena Caciorgna
Mercoledì 19 Febbraio 2025 ore 20.30, Auditorium Vendramini
Giovedì 20 Febbraio 2025 ore 9.00 (per le scuole) Auditorium Grigoletti

Il pavimento del Duomo di Siena è un’opera unica, sorprendente, che non ha riscontri altrove e che da secoli gode della venerazione dei Senesi e dell’entusiasmo dei visitatori di tutto il mondo. L’unicità è data innanzitutto dalla qualità della tecnica utilizzata che è il commesso marmoreo. Tuttavia il pavimento non desta un’impressione soltanto estetica, ma è un libro di marmo da leggere in chiave simbolica e spirituale: il Duomo come libro aperto. Marilena Caciorgna ci condurrà in un viaggio unico per apprezzare pienamente la bellezza delle tarsie marmoree e il loro significato.
Marilena Caciorgna è dal 2005 professore a contratto di Iconografia e tradizione classica all’Università degli Studi di Siena. Ha svolto inoltre attività didattica e seminariale presso la Scuola di Specializzazione in Archeologia e Storia dell’Arte, la Scuola di dottorato in Logos e Rappresentazione, il Centro Interdipartimentale di Studi Antropologici sulla Cultura Antica dell’Università degli Studi di Siena. Con l’editore Sillabe ha pubblicato “Un libro di marmo. Il pavimento del duomo di Siena” (2023).

LA SINDONE
Una sfida alla scienza moderna
Incontro con Giulio Fanti
Venerdì 7 Marzo 2025 ore 20.30, Auditorium Vendramini
Sabato 8 Marzo 2025 ore 9.00 (per le scuole) Auditorium Grigoletti

Gli studi scientifici sulla Reliquia fino ad oggi non riescono a fornire risposte conclusive sia sull’identità dell’Uomo che vi fu avvolto, sia sulla dinamica di formazione dell’immagine ivi impressa. La scienza umana deve ammettere i suoi limiti, ma gli studi continuano anche per sfatare ipotesi assurde ed errate conclusioni. Lo scienziato e ricercatore Giulio Fanti non solo affronta questi temi in modo scientifico e oggettivo, ma alla portata di tutti: un viaggio attraverso nuovi percorsi di ricerca.
Giulio Fanti è professore associato di Misure Meccaniche e Termiche presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova. Dopo essersi dedicato a strutture spaziali, satelliti al guinzaglio e analisi di immagini, ha indirizzato dal 1997 il suo interesse verso la Sindone per colmare alcune lacune soprattutto in riferimento all’immagine corporea ivi impressa, che risulta tutt’ora scientificamente inspiegabile. È stato il responsabile di progetti di ricerca universitari riguardanti la reliquia più importante della Cristianità ed è a capo da più di dieci anni del gruppo Shroud Science. È autore di più di 170 lavori scientifici pubblicati anche su riviste internazionali. Sulla Sindone ha scritto 8 libri e più di 50 lavori scientifici; è stato editor invitato per uno speciale scientifico sulla Sindone e relatore di numerose tesi di laurea in Ingegneria Meccanica.

SERATA MUSICALE
Incontro con Gianni Fassetta. In collaborazione con Fadiesis
Mercoledì 9 Aprile 2025 ore 20.30, Chiesa Beato Odorico

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